Stamattina un’attivista del comitato No MUOS di Niscemi è stata svegliata alle ore 07:20 da tredici agenti delle forze dell’ordine subendo una perquisizione personale e della propria abitazione. Ancora una volta i No Muos vengono trattati come pericolosi criminali, dovendo subire azioni di repressione al fine di intimidazione. All’attivista sono stati sequestrati un computer, delle macchine fotografiche e un cellulare. Quest’operazione, disposta dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, sarebbe connessa all’azione del 23 Novembre, compiuta da alcuni attivisti in occasione dell’anniversario del Presidio Permanente No MUOS, quando furono fermati per pochi minuti un convoglio di mezzi militari ed operai diretti al cantiere MUOS e furono lanciate delle uova con della vernice contro gli automezzi. Vengono contestati all’attivista reati per “Imbrattamento” e “Violenza privata” secondo gli articoli 639 e 610 del codice penale. Un chiaro atto di intimidazione nei confronti della compagna e nei confronti del movimento No Muos tutto.
Il Coordinamento regionale dei Comitati No MUOS esprime massima solidarietà all’attivista presa di mira e a tutto il Comitato di Niscemi. Essere accusati di usare “violenza privata” contro chi usa droni e MUOS, contro il più potente esercito del mondo, è davvero agghiacciante.
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