Domenica 5 agosto, verso la conclusione del campeggio No Muos, a Niscemi, le forze dell’ordine hanno proditoriamente tentato di arrestare il compagno Turi Vaccaro, storico attivista pacifista. L’arresto è stato impedito e Turi è riuscito ad allontanarsi, protetto dalla solidarietà di molte compagne e compagni. Oggi veniamo a sapere che poche ore dopo, purtroppo, è stato catturato e successivamente imprigionato nel carcere di Gela. L’accusa è di aver inciso con un martello sulla parabola del Muos la scritta “NO MUOS”.
Reputiamo inaccettabile l’accaduto.
Siamo solidali e complici con chiunque si opponga, in maniera attiva e determinata, alla militarizzazione e devastazione ambientale che rappresenta il Muos. Nel pomeriggio di domani, giovedì 9 agosto, saremo in presidio davanti al carcere di Gela fin dalle ore 15,30.
Le lotte non si arrestano e le antenne cadranno giù. Ora e sempre No Muos!
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