Da sempre il Movimento No Muos ha avuto relazioni strette con gli altri movimenti di lotta che si oppongono alle strutture di guerra con cui ha condiviso percorsi, iniziative e, sfortunatamente, ordinarie storie di repressione di uno stato che intende punire duramente chi si oppone alla logica della guerra e del militarismo.
La solidarietà è l’arma più forte che abbiamo, per restare uniti contro le pretese di un governo che si autoassolve e che continua a spingere sulla militarizzazione e sul mercato delle armi.
Da molti anni ormai i nostri compagni della Sardegna lottano con coraggio e determinazioni contro RWM, fabbrica balzata più volte agli onori delle cronache per la produzione di morte da rivendere per portare avanti nuove guerre e stermini.
Capita che lo stato chieda il conto delle nostre Resistenze: è il momento di far sentire la nostra vicinanza.
Pubblichiamo quindi l’appello e la raccolta fondi lanciata dai compagni per continuare a lottare e invitiamo tutti a supportarli:
FERMIAMO LA FABBRICA DI BOMBE IN SARDEGNA
Interrompere la produzione delle bombe e impedire l’espansione della fabbrica RWM in Sardegna è più urgente che mai!
RWM si appresta infatti ad ultimare i nuovi impianti per triplicare la produzione e nello stesso tempo si adopera con ogni mezzo per reprimere il dissenso.
L’azienda RWM Italia S.p.a., proprietaria dal 2010 dello stabilimento di Domusnovas-Iglesias, è la controllata italiana della multinazionale degli armamenti Rheinmetall, con sede in Germania.
I contratti più importanti, con importi di centinaia di milioni di euro, riguardano la fornitura di bombe per aereo all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, attualmente impegnati in una sanguinosa guerra contro lo Yemen.
Se inizialmente la lotta mirava alla chiusura della fabbrica di bombe, oggi ci misuriamo, purtroppo, con uno scenario ben peggiore.
Dal 2016 infatti RWM Italia ha avviato un imponente piano di espansione dello stabilimento e di potenziamento della produzione di ordigni devastanti, che non si è arrestato nemmeno con la pandemia globale in corso.
Il piano è stato frazionato, presumibilmente per ottenere più facilmente le autorizzazioni, in numerosi progetti “minori” (l’ultimo approvato a novembre 2020), alcuni estremamente rilevanti, come il raddoppio delle linee di produzione e il nuovo poligono per la sperimentazione di esplosivi “Campo Prove R140”.
Tra le azioni intraprese per bloccare l’ampliamento della fabbrica, la Campagna STOP RWM ha supportato anche diversi ricorsi amministrativi, sottoscritti da numerose associazioni ambientaliste, pacifiste, sindacali e culturali.
Ma la giustizia amministrativa è onerosa e la presentazione dei ricorsi comporta notevoli spese vive già all’atto del deposito, cui si devono aggiungere i compensi per gli avvocati; uno sforzo finanziario notevole che sino ad oggi è stato sostenuto attraverso libere sottoscrizioni.
Data la sproporzione delle forze in campo tra noi e una multinazionale delle armi come Rheinmetall, chiediamo un tuo contributo per sostenere le spese legali:
– per i ricorsi amministrativi, finalizzati a bloccare l’espansione della fabbrica;
– per la difesa legale degli attivisti coinvolti.
Grazie per tutto il supporto che potrete e vorrete darci.
Scopri di più sulla causa visitando il sito: https://stoprwm.wordpress.com/
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