Quest’oggi una quarantina di poliziotti in tenuta anti-sommossa ha caricato una decina di attivisti No Muos mentre la ruspa smantellava la barricata ricostruita davanti il presidio, 12 ore dopo lo smantellamento della prima.
Dichiariamo uno stato di emergenza al presidio, luogo di centralità della lotta. Questi sono gli evidenti segnali di un’imminente ripresa dei lavori e di un innalzamento del livello di sicurezza della base, visto che a bordo dei camion che transitavano c’era del filo spinato e Jersey. Dopo i blocchi che dal presidio sono riusciti a mettere in campo la revoca dal basso dei lavori nei mesi scorsi, é il momento di tornare a organizzarsi da qui.
Appello rivolto a tutti i No Muos:
Dopo 7 anni di informazione, contro-informazione, sensibilizzazione, arriva l’ora di raccogliere i frutti di questo lavoro. Sapete che cos’é il Muos, sapete che ha distrutto la Sughereta, sapete che crea disastri ambientali, sapete che fa male alla salute, che é uno strumento di guerra, che é un progetto di dominio e distruzione. Adesso basta guardare, basta pensare, bisogna organizzarsi e lottare.
Devono arrivare le forze qui in Presidio. Bisognerebbe essere centinaia. Costruiamo barricate, inventiamoci blocchi, mettiamo teste assieme.
Stasera assemblea alle 7. A Tutti quelli che hanno a cuore la lotta contro il MUOS, una parola d’ordine: ACCORRERE QUI.
Il Presidio