A Lampedusa in atto questa mattina una nuova protesta dei tanti eritrei presenti all’interno dell’Hot Spot di Lampedusa che noi sosteniamo ed appoggiamo. Il motivo della protesta è sempre lo stesso: Non vogliono essere identificati e di conseguenza rimanere in Italia.
Il punto è centrale e apre una serie di questioni:
1) La prima è quella della regolarizzazione dei viaggi e la possibilità di viaggiare in maniera sicura e andare nella destinazione che ognuno sceglie.
2) La seconda è: Perché queste persone hanno lasciato il proprio paese ? Che ruolo ha l’occidente nella destabilizzazione di intere aree geografiche, nella produzione e vendita di armi, nella rapina secolare di materie prime nel “tezo mondo”.
3) La terza questione è legata a Lampedusa: Perché questa piccola isola deve avere una cosi enorme pressione politica, mediatica e sociale ? Lampedusa pur avendo avuto medaglie, riconoscimenti di vario tipo, cabndidature al nobel per la pace etc etc ha tutt’ora scuole inagibili, una situazione sanitaria precarissima, una continuità territoriale che si deve pagare cara e amara, un territorio completamente militarizzato e tanto altro ancora.
Dalla legge Martelli e con la creazione del centro Lampedusa è stata scelta come frontiera europea e avamposto militare. Il centro per migranti è stato l’elemento catalizzatore di questo processo oltre ad essere una prigione dove si fa profitto su chi fugge da guerre e sfruttamento.
Tutti sanno tutto dal prefetto al sindaco ai ministri, ma si continua con la farsa della Lampedusa accogliente e della retorica umanitaria delle varie associazioni e confraternite che a Lampedusa fanno grandi guadagni con “l’affare accoglienza”.
La questione delle migrazioni è stata funzionale ad una strategia di guerra nel mediterraneo e nel medioriente basta vedere come si stanno armando i droni comprati con la giustificazione del controllo delle frontiere per capire quanto la gestione delle migrazioni nell’alternanza umanitaria/securitaria sia stata importante per giustificare alcune scelte di guerra.
Chiediamo con semplici pochi punti di aderire a questo appello per la chiusura del centro di Lampedusa e la sua smilitarizzazione:
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1) chiusura del centro per migranti di Lapedusa (in ogni sua forma Hot spot,Cpsa, Cie);
2) possibilità per tutti e tutte di viaggiare in modo sicuro e scegliere la destinazione desiderata;
3) rifiuto della guerra da parte dell’Italia;
4) cessazione dell’industria italiana della produzione e della vendita di armi;
5) smilitarizzazione dell’isola di Lampedusa.
Facciamo appello prima di tutto ai lampedusani e ai siciliani che condividono con noi le stesse problematiche legate alle migrazioni (alle sue cause storiche e contingenti) e alla questione della militarizzazione. Auspichiamo che questo appello si possa estendere a livello nazionale ed internazionale.
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