Il Muos è abusivo, le verificazioni illegittime,
la Sughereta dobbiamo smilitarizzarla!
Il 5 agosto il Tribunale del Riesame di Catania ha dissequestrato il MUOS. Un provvedimento che abbiamo subito definito sbagliato, ma il cui effetto immediato è stato la riconsegna di questa arma di comunicazione satellitare nella mani del Governo Americano. Ciò proprio mentre sono in corso guerre in Libia e in Siria, con operazioni militari che partono anche da basi siciliane e che fanno della nostra isola obiettivo di ritorsioni.
Per i nostri legali No MUOS, ci sono molti dubbi riguardo la decisione del Tribunale del Riesame. Il dissequestro è stato disposto, infatti, sul presupposto che il CGA abbia dichiarato la legittimità delle autorizzazioni. Tuttavia la stessa sentenza del CGA chiariva che la validità delle autorizzazioni veniva giudicata solo rispetto alle censure formulate dal Comune di Niscemi col ricorso del 2011 fra le quali non vi era la violazione del divieto assoluto di edificazione disposto dal regolamento della riserva. Tale motivo di ricorso proposto al momento dell’intervento in giudizio da Legambiente non è stato invece esaminato nel merito perché ritenuto tardivo. Sul punto che forma oggetto del giudizio penale, quindi, il CGA non si è mai pronunciato e l’utilizzazione della sentenza del Giudice Amministrativo per motivare il dissequestro appare erronea tanto più che il testo unico sull’ordinamento militare obbliga anche le opere militari al rispetto della normativa ambientale.
Nelle ultime ore, inoltre, la Procura di Gela ha concluso le indagini per 129 attivisti, in seguito alle manifestazioni pacifiche del 9 agosto 2013 e del 25 aprile 2014, quando in migliaia abbiamo invaso pacificamente la base militare, riappropriandoci per qualche ora della nostra terra. Il preludio, dunque, di un maxiprocesso con numeri da record che nemmeno le organizzazioni mafiose possono vantare.
Il dissequestro e gli ultimi procedimenti giudiziari agli attivisti ci costringono a interrogarci sulle prospettive dei procedimenti giudiziari ancora aperti, ma soprattutto su come rimodulare e condurre la battaglia No MUOS da oggi in avanti.Noi crediamo in un rilancio della resistenza popolare nei territori. La mobilitazione regionale a Catania contro il governo Renzi, domenica 11 settembre, e la manifestazione nazionale No MUOS, domenica 2 ottobre, saranno un banco di prova della nostra determinazione a costruire la nuova stagione di lotta, certi che non sarà la vile repressione a fermarci.
Coordinamento regionale dei Comitati No MUOS
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