Era il 19 Marzo 2015 quando il deputato regionale Giampiero Trizzino, uno dei massimi esponenti del Movimento 5 Stelle in Sicilia, scriveva un post su Facebook in cui denunciava la difesa del Muos da parte del Partito Democratico.
Dopo la sentenza del Tar che aveva dichiarato il Muos abusivo la ministra della difesa PD Roberta Pinotti aveva preso le difese del Muos (struttura, occorre ricordarlo, in uso esclusivo alla Marina Militare USA) proponendo ricorso contro la sentenza del tribunale amministrativo.
La difesa a spada tratta dell’opera da parte dell’avvocatura dello Stato aveva portato al capovolgimento della sentenza di primo grado con la conseguente bocciatura delle richieste del Movimento e del Comune di Niscemi da parte del CGA.
La storia però oggi ci presenta uno scenario capovolto.
Dopo le elezioni del 4 marzo il movimento si ritrova al governo di questo paese, riuscendo a fare nominare tra le proprie fila la ministra della Difesta Trenta, la collega (catanese) Giulia Grillo alla Salute oltre al presidente della Commissione difesa Gianluca Rizzo di Caltagirone (Ct).
Sono ormai passati sette mesi dall’insediamento di questo governo e il nuovo esecutivo non solo non ha “mosso un dito” contro il Muos, nonostante lo stesso Trizzino abbia recentemente ribadito che l’obiettivo è lo smantellamento delle antenne, ma il governo giallo-verde, in piena continuità con il governo precedente, sta perseguendo un piano autorizzativo, eredità della Pinotti, che prevede nuovi lavori presso la base di Niscemi.
Ci chiediamo, di fronte allo stravolgimento del fronte di potere, se per Giampiero Trizzino le sue stesse parole siano ancora valide.
Come movimento No Muos abbiamo presentato impugnazione contro la decisione del CGA, ritenendo che quella sentenza sia fortemente viziata, e la nostra richiesta è stata accolta e già calendarizzata il prossimo 14 novembre
L’iter potrebbe portare a un ulteriore ribaltamento della decisione dei giudici amministrativi, ribadendo si tratta di un’opera completamente abusiva.
Come in passato anche in questo procedimento ci troveremo come controparte non la marina USA ma il governo italiano.
“In pratica – volendo citare Trizzino- da una parte ci sono i cittadini tramite le associazioni, manifestazioni, denunce lavorano per fermarlo; dall’altra parte c’è Renzi (adesso Conte), che tramite il suo ministro Roberta Pinotti ( adesso la grillina Trenta) che mira a mantenere in vita il progetto Muos“.
Ovviamente comprendiamo che stare all’opposizione è molto più semplice che governare un paese ma è il momento che Trizzino ci spieghi come intende smantellare il Muos. Vorremmo sapere se l’avvocatura dello Stato, che rappresenta e risponde ai ministri a 5 stelle, questa volta appoggerà le richieste dei comitati per la dichiarazione di abusivismo del Muos.
UNICA CERTEZZA? Al momento l’avvocatura dello Stato, pochi giorni fa, ha chiesto tramite una memoria il rigetto della nostra richiesta.
Oppure, come avvenuto coi movimenti No Tav, No Tap, No Ilva, No Grandi Navi e tutti quei comitati che ogni giorno lottano contro la devastazione dei territori, si trattava di trovate elettoralistiche.
Noi, vista l’aria che tira, propenderemmo per la prima ipotesi.
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