Durante una guerra l’informazione è sempre strumento di propaganda per giustificare, minimizzare. La verità viene distorta, umiliata e sacrificata sull’altare del tornaconto politico.
Ieri abbiamo assistito per l’ennesima volta alla manipolazione della realtà in diretta TV da parte di giornalisti con l’elmetto.
E, per l’ennesima volta, ad alimentare queste vere e proprie fake news è proprio un (autoproclamatosi) paladino della lotta alle bufale: Gianni Riotta.
Durante la trasmissione Di Martedì, condotta da Floris, Riotta ha più volte citato il MUOS per attaccare Di Battista e il Movimento 5 Stelle, che negli anni scorsi, solo a parole, avevano criticato l’impianto.
Secondo Riotta il Muos sarebbe un sistema radar della Nato installato nel bosco di Niscemi.
Un sistema radar della Nato nel bosco di Niscemi.
Era difficile non azzeccarne nemmeno una eppure il nostro prode paladino, già direttore del più seguito telegiornale italiano, c’è riuscito.
- Perché il Muos, lo abbiamo spiegato mille volte, NON È UN SISTEMA RADAR ma un sistema satellitare molto più complesso funzionale alla guerra automatizzata e alla guida dei droni.
- Il MUOS è, sarebbe bastato leggere TUTTE LE CARTE UFFICIALI, A USO ESCLUSIVO DELLE FORZE ARMATE STATUNITENSI.
Non c’entra nulla la NATO, l’impianto è gestito dalla Marina degli Stati Uniti d’America in modo esclusivo.
- Il BOSCO DI NISCEMI, caro Riotta, è una riserva naturale orientata, tutelata da stringenti norme ambientali, in cui non è possibile edificare alcunché. Non è possibile movimentare terra, cementificare, installare tralicci. Inoltre l’area è stata dichiarata sito di interesse comunitario.
Vere e proprie FAKE NEWS pronunciate in diretta da Riotta a cui né il conduttore né Di Battista hanno saputo rispondere.
Riotta ha recentemente riscoperto il Muos. In un articolo del 15 maggio, sempre funzionale ad attaccare il Movimento 5 Stelle, definiva il Muos “sistema radar di difesa che doveva essere installato in Sicilia”.
Inutile aggiungere che il Muos È GIÀ INSTALLATO e che NON È UN SISTEMA DI DIFESA.
L’articolo fortunatamente è a pagamento e solo gli abbonati potranno godersi questa ennesima fake news.
Bufale funzionali alla guerra, tanto per cambiare.
Non male per un debunker, non c’è che dire.
Noi Riotta vogliamo ricordarlo con le parole di Glenn Greenwald, giornalista del The Guardian e poi fondatore del giornale The Intercept: “the opposite of journalism”, l’opposto del giornalismo.
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