I marines nel 25 aprile siciliano

Non coglie di sorpresa l’infausta decisione di “festeggiare” il 25 aprile con i Marines di Sigonella in un comune della riviera ionica.

(AP Photo/Reed Saxon)

Da tempo, molti pseudopolitici siciliani, proni al comando militare-politico del governo italiano, tentano di propinarci la favola dei militari buoni, soprattutto americani che, proprio nell’anno della nostra Liberazione, nel 1945, non hanno esitato a sganciare due bombe atomiche su popolazioni innocenti e inermi.

Inutile approfondire la questione storica che smentisce ogni teoria in merito all’apporto USA alla pace; non intendiamo perdere tempo, in questa occasione, a spiegare che cosa significhi l’imperialismo americano che difende la propria economia di rapina nel mondo con guerre e armamenti. 

Ci rivolgiamo invece ai Siciliani perché non dimentichino

  • i volti e i nomi di chi continua a permettere la militarizzazione crescente della Sicilia
  • l’aumento della povertà con la ripresa dell’emigrazione
  • l’installazione del MUOS e delle 46 antenne della Marina USA nella devastata sughereta di Niscemi
  • l’uso della base di Sigonella per esportare morte e distruzione nelle numerose guerre americane disseminate da decenni nel mondo.

La Liberazione non è una ricorrenza e la Pace non si arma: vergognoso arruolare il 25 aprile nelle file interventiste. 

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Il Coordinamento Regionale dei comitati NO MUOS è un'aggregazione di comitati NO MUOS che si sono formati in Sicilia negli ultimi anni. Esso nasce dall'esigenza di dar vita ad una serie di iniziative comuni e diffuse riguardanti l'informazione sul MUOS e l'opposizione all'istallazione di questo impianto in modo da estendere quanto più possibile la mobilitazione sviluppata in ogni paese.

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