I comitati No MUOS più vicini a Comiso, oggi sette giugno, hanno presenziato alla re-intitolazione del locale aeroporto al compianto Pio La Torre.
Oggetto della nostra contestazione sono stati i rappresentanti dei governi Crocetta e Renzi ai quali abbiamo ricordato l’incompatibilità delle loro scelte pro-MUOS con la memoria di Pio La Torre — oltre che con la stessa esistenza dell’aeroporto di Comiso, minacciata dalla eventuale attivazione dell’impianto di guerra degli USA distante una manciata di chilometri dallo scalo.
A tal riguardo, riproponiamo il volantino che abbiamo diffuso stamattina (e che alleghiamo a questa comunicazione) ove sono ben spiegati i pericoli per la navigazione aerea.
Ringraziamo quanti, numerosissimi in relazione allo scarso pubblico presente alla cerimonia, si sono uniti ai nostri slogan pacifisti e contro la militarizzazione, intonando con noi Bella Ciao.
La nostra contestazione ha preso avvio fin da quando il cordone di sicurezza — composto da decine e decine di uomini delle varie forze di polizia, una trentina dei quali in tenuta antisommossa, e persino da cecchini sopra i tetti — ha tentato, in un primo momento, di impedire a Franco La Torre, il figlio di Pio, l’accesso all’area “riservata”. E si è, poi, concentrata sulla necessità di smilitarizzare la Sicilia per liberarla dalla servitù alle guerre.
Le “autorità” presenti e il loro codazzo, di conseguenza, si sono ritirati all’interno dell’aeroporto per proseguire indisturbati e consumare il rinfresco, piantando in asso (e al sole del mezzogiorno siciliano), non solo il loro sparutissimo pubblico di aficionados plaudenti, ma anche le scolaresche di bambini con l’orchestra giovanile che avrebbe dovuto allietare l’evento.
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