Il MUOS è di proprietà dei Marines (USA) non del Ministero della Difesa italiano. Il procedimento penale per l’abusivismo dell’impianto è in corso e non concluso.
Di fronte ai titoli e agli articoli sul pronunciamento della Cassazione in merito al dissequestro, corre l’obbligo di informare l’opinione pubblica che il MUOS non appartiene al Ministero della Difesa italianoma al governo USA; la notizia che il MUOS torna al Ministero della Difesa, pertanto,non ha alcun fondamento poiché l’impianto del Mobyl User Objective System (MUOS, appunto), installato all’interno della sughereta di Niscemi, in Sicilia,appartiene al corpo dei Marines degli Stati Uniti D’America, nazione che nel mondo comanda militarmente l’Occidente, ma che, fino a prova contraria, non ha ancora annullato la sovranità territoriale dello Stato Italiano.
Si puntualizza che Tribunale di Caltagirone ha aperto il procedimento per abuso perché la costruzione viola il Regolamento della Riserva Naturale Orientata “Sughereta di Niscemi” per il quale l’area sulla quale sorge è inedificabile. Tale procedimento penale è ancora in corso. I legali del Movimento No MUOS,in attesa di conoscere le motivazioni sottese al pronunciamento, puntualizzano che la Cassazione si è espressa sul sequestro che è una misura cautelare, mentre il giudizio penale è in corso e deve ancora aprirsi il dibattimento. Appare, pertanto,del tutto singolare il leit motiv comune ai comunicati stampa e ai servizi radiotelevisivi lanciati in queste ore da quotidiani locali e nazionali tesi a presentare tale pronunciamento come definitivo: evidentemente, la fontedelle notizie,parziali e di parte,evita con attenzione di informare che il procedimento penale è agli inizi.
In merito alla presunta indifferenza del popolo NO MUOS,— affermano gli attivisti del Comitato — rassicuriamo i killer e i mandanti delle guerre nel mondo che nessuna sentenza ci toglierà la voglia di lottare contro la militarizzazione dei territori e la logica di morte sottesa alla supremazia militare ed economica di stati corrotti e armati.
Informazioni su Comitato di base di Piazza Armerina
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Il Comitato No MUOS di Piazza Armerina si riunisce in ambito cittadino per la prima volta nell’aprile del 2012; in precedenza, singoli cittadini o gruppi di giovani, in particolare, avevano partecipato a iniziative e a giornate di mobilitazione nella città di Niscemi. Il comitato è, dunque, la risposta all’esigenza, manifestata da tanti, di conoscersi, condividere e programmare iniziative a livello cittadino. Il comitato armerino è parte attiva del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS, il cui atto fondativo è la Carta di Intenti, approvata, dopo un lungo e articolato dibattito, nel mese di ottobre a Piazza Armerina dai comitati aderenti siciliani.
Il primo grande evento organizzato dal nostro comitato si è tenuto il sei luglio 2012 presso il Chiostro Sant’Anna: al convegno pubblico sul MUOS hanno partecipato numerosi cittadini, in qualità di relatori Antonio Mazzeo e attivisti provenienti da Niscemi e Modica (Peppe Cannella ed Enzo Traina), le amministrazioni di Niscemi e Piazza Armerina, associazioni come Pax Christi, Emergency e altre.
Oltre alla partecipazione alle numerose manifestazioni indette a Niscemi e alla presenza, mai sufficientemente ampia, al presidio presso Contrada Ulmo, tra le iniziative più rilevanti realizzate dal comitato vi sono:
1) incontro, con esponenti del comitato di Niscemi, con il consiglio provinciale di Enna che ha approvato il documento contro l’installazione del MUOS (settembre 2012)
2) incontro con il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina e con il pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (ottobre 2012)
3) incontro-dibattito sul MUOS con i deputati regionali eletti in provincia di Enna e nel comprensorio di Caltagirone (novembre 2012)
4) proposta al consiglio comunale di Piazza armerina della mozione contro il MUOS, approvata all’unanimità (gennaio 2013)
5) realizzazione, sabato 19 gennaio ’13, del dibattito pubblico: “La sovranità appartiene al popolo. Il popolo dice no al MUOS di Niscemi”. Hanno risposto ai cittadini sul MUOS Antonio Venturino e Fausto Nigrelli, in rappresentanza delle istituzioni, e Agostino Sella, blogger e giornalista. Moderatore Salvatore Giordano, del comitato No MUOS.
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