Da due settimane la bandiera No MUOS è conosciuta anche nella città di Moosburg, una cittadina di 17 000 abitanti a solo una cinquantina di chilometri a nord di Monaco. Anche a Moosburg si combatte contro la presenza di un sistema di comunicazione satellitare, però mentre a Niscemi ci si deve difendere contro l’esercito più potente del mondo, Moosburg si ritrova sette antenne paraboliche di una altezza di quasi otto metri installate dalla compagnia Horizon Satellite Services degli Emirati Arabi Uniti. Il piano di Horizon Satellite Services di ampliare il loro impianto bavarese con altre 29 parabole ha suscitato una resistenza locale. A maggio 2014, le antenne sono state messe in funzione per facilitare la comunicazione satellitare per “clienti di corporazioni, governi e apparati militari e inoltre per emittenti radiotelevisive in tutto il mondo, in particolare nell’area MENA (Middle East, North Africa)”. L’azienda non specifica per quali governi e per quali strutture militari offre i suoi servizi, però a Moosburg si teme che queste antenne saranno impiegate anche per il controllo sui droni armati degli Stati Uniti. Soprattutto a causa della mancanza di chiarezza sull’uso dell’impianto, ma anche sui possibili effetti sulla salute degli abitanti della zona, il Comune di Moosburg ha detto no alla costruzione di altre antenne. Una gran parte dei cittadini di Moosburg rifiuta un coinvolgimento della loro terra nelle guerre globali degli USA e della NATO, le quali vengono rese possibili, tra l’altro, attraverso l’uso dei droni e lo sviluppo galoppante della tecnologia comunicativa. Per adesso Moosburg deve aspettare la decisione dell’autorità distrettuale (Landratsamt) di Freising che detiene la facoltà di decidere sul futuro di Horizon Satellite Services in Bavaria. Ad inizio ottobre durante un incontro informativo, un membro del Centro d’Informazione sul Militarismo (Informationsstelle Militarismus), un gruppo di ricerca tedesco critico, ha portato la bandiera No MUOS, insieme ai racconti dell’esperienza di lotta in Sicilia, a Moosburg. La lotta di Niscemi è stata d’ispirazione per gli abitanti di una città che si supponeva essere indolente e dove si vede crescere, come nella cittadina siciliana, uno spirito anti-militarista. Sempre più città si trovano involontariamente nel reticolo dell’infrastuttura bellica degli Stati Uniti e della NATO. Solo una consapevolezza del coinvolgimento e del ruolo della proprio terra e una lotta coordinata può sfidare la militarizzazione del nostro cosidetto ’spazio civile’.
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