Questa mattina attivisti e mamme No Muos si sono ritrovati davanti il cancello principale della base Usa di contrada Ulmo per bloccare i lavori del Muos dopo la sentenza al Tar. Dopo essere riusciti a fermare 2 mezzi di operai gli attivisti hanno cercato di fermare un lungo convoglio di mezzi, operai e militari americani. Le decine di auto erano scortate dagli agenti di polizia e carabinieri, che hanno permesso al convoglio di entrare in base. Il blocco ha dovuto cedere di fronte un dispiegamento di forze quanto meno esagerato da parte del Ministero dell’interno, considerato che il cantiere Muos è stato dichiarato abusivo. 5 volanti della polizia, il commissario, un’auto dei carabinieri hanno spintonato gli attivisti per permettere ai marines di entrare all’interno della base.
Ovviamente questa difesa non è casuale!
Dopo pochi minuti le parabole del Muos, rimaste ferme dopo la sentenza del Tar, sono state riattivate e sono al momento in movimento. Ancora una volta il ministero degli Interni ha coscientemente calpestato legittime decisioni scortando e difendendo gli abusivi.
Come ci aspettavamo la sentenza al Tar rappresenta per “i tutori della legalità” carta straccia di fronte il padrone americano.
Torneremo ancora in contrada Ulmo con blocchi e azioni per contrastare l’opera “illegitima, illegale e abusiva”.
Solo la lotta paga.
Lascia un commento