“Sul Muos di Niscemi nei prossimi giorni ci saranno novità”. Con queste sibilline parole Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, ha liquidato le domande dei giornalisti sull’impianto satellitare durante la sua ultima visita in Sicilia.
Quella che potremmo definire una non-presa di posizione scaturisce da una settimana infuocata per il M5S a seguito del tradimento delle tante promesse elettorali nei confronti dei comitati e delle organizzazioni che si oppongono alle grandi opere inutili.
Negli scorsi giorni anche noi abbiamo detto la nostra, sottolineando la completa continuità del governo gialloverde coi governi precedenti. Sia per quanto riguarda i nuovi lavori che dovrebbero essere svolti al’interno della base sia nell’atteggiamento del Ministero della Difesa (a guida pentastellata).
In particolare denunciamo la posizione smaccatamente pro-muos assunta dall’avvocatura dello stato nel procedimento di revocazione nel corso del procedimento di revocazione di fronte il CGA di Palermo.
Con una memoria difensiva infatti l’avvocato Pollara, lo stesso che negli anni scorsi ha rappresentato i governi precedenti, ha nuovamente chiesto il rigetto delle nostre domande che mirano a far dichiarare il Muos illegittimo. (Scarica qui il Pdf)
Esattamente come quando alla guida di questo c’era il Partito Democratico.
Ma allora quali potrebbero essere queste novità annunciate da Di Maio?
Gli annunci spesso hanno l’effetto di caricare di notevoli aspettative il pubblico a cui si rivolgono. Allo stesso modo però accade spesso, soprattuto quando questi provengono dalla bocca di politici e governanti, che maggiore sia l’aspettativa tremenda sia la delusione.
Lo dichiariamo subito: noi non abbiamo governi amici.
Ed è la nostra storia a parlare per noi.
Analizzando la situazione attuale non vorremmo placare gli entusiami ma ci teniamo a ribadire la nostra concretezza: ci battiamo per lo smantellamento del Muos e di tutta la base di Niscemi.
Questa è la nostra posizione, da sempre inequivocabile.
Ed è questa l’unica novità possibile in questa vicenda, non ci fidiamo di giochetti e tatticismi che servono solo a mantenere il Muos in vita.
Ogni altra “novità” sarà un tassello del gioco delle parti a cui tutti gli altri governi ci hanno abituati.
Se Di Maio, con il suo annuncio, intende semplicemente riferirsi a un cambio di rotta nella strategia processuale di fronte il CGA sappia che per noi si tratta di un atto dovuto e consequenziale rispetto alle parole del Movimeno 5 Stelle.
Un atto, tra l’altro, stimolato dalle nostre denunce e assolutamente insufficiente.
Al momento, dopo le parole della ministra della difesa Trenta (M5S) che ha ribadito la posizione pro-muos del proprio ministero, questo ci sembra l’unico scenario realistico.
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