Da quasi 24 ore i migranti siriani che sono sopravvissuti alla traversata che si è conclusa tragicamente nella spiaggia della Plaia di Catania all’alba di ieri, sono ospitati nella scuola Andrea Doria di via Case Sante.
I richiedenti asilo siriani, fra cui 10 bambini, si rifiutano di farsi identificare perchè non vogliono rimanere in territorio italiano e vogliono ricongiungersi con i propri familiari in altri paesi europei. Hanno chiesto 24 ore di tempo per decidere se sottoporsi alla fotosegnalazione, dopo aver interrotto lo sciopero della fame e della sete che li ha messi a dura prova . Le condizioni della palestra che li ospita sono invivibili per il caldo e manca un presidio sanitario adeguato,un bambino ed una donna sono stati trasportati in ospedale per disidratazione.
Il presidio degli antirazzisti continua ininterrottamente da ieri mattina ed ha garantito un servizio di mediazione e d’interpretariato, il presidio ha anche favorito la solidarietà del quartiere che generosamente ha fornito asciugamani,sapone, giocattoli per bambini, biscotti…
Il presidio continuerà ad oltranza fino a quando non sarà garantito un reale diritto d’asilo in Europa, visto che negli ultimi anni i 3 sbarchi avvenuti a Catania si sono conclusi con illegali e vergognose deportazioni in Egitto prima ancora che i migranti fossero identificati secondo le procedure.
La storia siciliana ce l’ha insegnato: emigrare non è reato !
Ct 11/8/2013 Rete antirazzista Catanese, Arci Catania, Catania Bene Comune,
Collettivo politico Experia, Osservatorio su Catania
ha aderito: Coordinamento regionale dei comitati NoMuos
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