E una troupe di Servizio Pubblico martedì a Niscemi
Dopo la riuscitissima assemblea del Comitato No MUOS di Piazza Armerina che ha incontrato le mamme di Niscemi venerdì 22 marzo, fervono i preparativi per la grande manifestazione che si svolgerà sabato trenta marzo a partire dalle 14,20. Pullman e auto si concentreranno a Piazza Sen. Marescalchi già alle 13,00 per poi partire assieme alla volta di Contrada Ulmo a Niscemi dove i manifestanti, provenienti da ogni parte della Sicilia e dal continente, sfileranno lungo la strada che conduce alla stazione NRTF con le sue 46 antenne già attive e dove, all’interno della sughereta, è prossimo all’installazione il famigerato MUOS (Mobyle Users Objective System). Il comitato No Muos di Piazza Armerina si appella ai cittadini di ogni età e di ogni orientamento per assicurare la partecipazione a un evento sicuramente storico che “… può cambiare le sorti della Sicilia, rendendola per davvero terra di pace nel Mare Mediterraneo e non più regione asservita agli interessi militari di eserciti che hanno in totale spregio la salute delle popolazioni, quelle colpite dalle armi e quelle che, passivamente, ospitano sempre di più basi e strumenti di morte. Ecco perché è necessario essere in tanti per chiedere che la revoca delle autorizzazioni al MUOS, così tanto decantata, diventi finalmente realtà.”
La situazione da un punto di vista politico e amministrativo nelle ultime settimane si è ingarbugliata e il coordinamento regionale dei comitati No Muos, di cui fa parte il comitato armerino, si sofferma sulle ultime battute della vicenda: “Dopo la seduta della commissione sanità della regione tenutasi a Palermo il 5 febbraio scorso, il Presidente Crocetta dava mandato all’assessore all’ambiente di avviare il procedimento di revoca delle autorizzazioni, visti i dati e le relazioni emersi dalla seduta, relativi alla pericolosità del MUOS, ed al dir poco lacunoso iter amministrativo che ha portato al rilascio delle autorizzazioni. Quest’atto è stato seguito dalla rassicurazione del console americano sulla sospensione dei lavori, chiedendo in cambio ai comitati di interrompere i blocchi dei militari USA. In realtà si è scoperto che nascosti tra i soldati americani che entravano alla base, c’erano degli operai, e questa circostanza ha messo fortemente in dubbio l’effettiva sospensione dei lavori, costringendo gli attivisti e le donne del comitato mamme No MUOS a continuare i blocchi, e ricevendo per questo anche degli avvisi di garanzia, oltre che violenti strattonamenti e spintoni da parte delle forze dell’ordine. Inoltre, in continuità con questo arrogante atteggiamento, c’è la scelta della regione di costituirsi a sostegno del comune di Niscemi all’interno del procedimento pendente davanti il Tar di Palermo. Con la revoca effettiva delle autorizzazioni il procedimento sarebbe decaduto, in questo modo invece la regione è sia a favore che contraria alle autorizzazioni da lei stessa rilasciate ed impugnate dal comune di Niscemi nel 2011, con il risultato che il Tribunale ha fatto commissionare un altro studio, a seguito del quale, il 4 aprile prossimo è previsto l’arrivo a Niscemi del verificatore incaricato della nuova perizia. Questa mossa della regione, incoerente con quanto deciso a febbraio, cela il rischio che questi siano tutti modi per prendere tempo e raccogliere “scuse” per non procedere alla revoca delle autorizzazioni, come emerso dall’incontro tra Monti e Crocetta di alcuni giorni fa.”
In vista della grande manifestazione del 30 marzo, domani, 26 marzo, una troupe di Servizio Pubblico, con la giornalista Giulia Innocenzi, sarà presso il presidio NO MUOS di contrada Ulmo.
(A.S)
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