MUOS: il Decreto del Fare consente i lavori senza autorizzazione paesaggistica.
Leoluca Orlando preannuncia azioni congiunte con Accorinti.
In tutta la Sicilia si registrano in questi giorni iniziative volte a informare l’opinione pubblica sullo stato dei lavori del MUOS e sui rischi legati al sistema satellitare in costruzione a Niscemi, dentro la sughereta, da parte della Marina Americana. Una grande manifestazione popolare, il 9 agosto 2013, ha confermato l’opposizione dei cittadini alla costruzione dell’impianto con l’invasione pacifica della base US Navy fin sotto le sue antenne capaci di coordinare i mezzi di guerra per terra, aria e mare in tutto il mondo. Nella giornata di giovedì 29 Agosto, a Palermo, a margine dell’incontro “Lampedusa legge”, il sindaco Leoluca Orlando ha affermato di essere contrario a qualsiasi installazione militare in Sicilia poiché la Sicilia è vocata a essere terra di pace e non ha, nella sua storia, capi o condottieri militari. Ha preannunciato che del MUOS si occuperà la riunione congiunta delle amministrazioni comunali di Palermo e di Messina, presenti lui stesso e il sindaco di Messina Accorinti, che avrà luogo nella città dello Stretto nel mese di settembre. A Niscemi, nelle stesse ore, l’assemblea pubblica dei movimenti No MUOS ha posto precise domande al sindaco e contestazioni in merito alla scelta di sgomberare, con ruspa e mezzi del comune, la stradella davanti al Presidio No MUOS, permettendo di fatto ai camion americani di passare, scortati dall’antisommossa italiana, e di riprendere i lavori dell’impianto del MUOS, lavori ripresi alacremente da lunedì 26 agosto. Durante l’incontro, è stato più volte sottolineato come il governo Letta abbia introdotto, nel Decreto del Fare, la proroga per i lavori con autorizzazione paesaggista scaduta fino al completamento degli stessi. Il MUOS, quindi, in base al comma 4 del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 del governo Letta, sembra non necessitare della richiesta di rinnovo dell’ autorizzazione paesaggistica. Un ulteriore conferma della volontà dei partiti al governo di aiutare l’esercito americano a completare, al più presto, il MUOS dentro la sughereta di Niscemi che è vincolata a tutti i limiti paesaggistici. Un’ escamotage dei partiti per evitare ulteriori denunce e procedimenti giudiziari che andrebbero a sommarsi a quelli già in corso e ai nuovi avanzati in questi giorni dai legali dei movimenti.
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