A Niscemi dopo il 28 settembre
A pochi giorni dalla bella manifestazione No MUOS del 28 settembre A Palermo, siamo tornati a Niscemi. Prima tappa, il Presidio, perennemente sede di lavori, dove abbiamo incontrato alcuni ragazzi e una coppia della nostra età. Chiediamo cosa sta succedendo in questi giorni in Contrada Ulmo e la risposta non mi meraviglia: “Soliti spostamenti di mezzi e uomini. I lavori di completamento del MUOS sono fermi; le antenne sembrano funzionare al massimo”. Non mi meraviglia perché sono fermamente convinta che, in vista dell’attacco alla Siria, i Marines sono interessati al pieno e, quanto più possibile, indisturbato funzionamento delle antenne già attive e in comunicazione con mezzi aerei (che passano a stormi spaventosi sopra le nostre teste, ultimamente) e navali del mediterraneo, sempre più mare di guerra. La mia è un’ ipotesi e vedremo, quindi, cosa succederà nei prossimi giorni.
Parliamo delle multe e degli avvisi che in questi giorni stanno fioccando a decine nelle case degli attivisti, anche per episodi di mesi fa come i blocchi momentanei dei mezzi sulla stradina di campagna che porta alla base. Il messaggio è sempre più intimidatorio: “State fermi perché reagiamo di brutto. Il MUOS , come le guerre, s’ha da fare: non si è mai visto che gli eserciti siano stati fermati (per davvero e non a parole) da persone come voi, comuni e con le idee di pace e disarmo in testa. Tornate a vedere la televisione e a soffrire come gli altri in questa società che ormai non vi appartiene”. La sensazione è che si voglia scoraggiare i movimenti in una fase in cui si è lavorato al massimo e senza interruzione: sfiancare i più resistenti in tutti i modi. Alcuni ragazzi pensano ai propri genitori, spesso anziani. L’ansia si avverte e qualcuno la esplicita verbalmente. Credo che tutti dovremmo provare a parlare assieme di come ognuno stia vivendo questo momento, per condividere sensazioni inevitabili di frustrazione e impotenza.
Abitualmente, il mercoledì è il giorno in cui le mamme No MUOS si vedono in piazza. Anche oggi sono riunite: discutono della scelta del sindaco di istituire una Commissione sul MUOS formata da rappresentanti delle forze che compongono la maggioranza. Sono fuori, pertanto, due consiglieri che le mamme giudicano da sempre vicini al Comitato: Tizza e Gualato. Fuori anche i rappresentanti dei movimenti. Si stila un documento di denuncia che sarà presentato l’indomani al protocollo del Comune.
Andiamo via con l’ ennesima conferma di come i rappresentanti del Comune siano lontani dal fronte di lotta del paese: il sindaco ha finora ignorato la richiesta, avanzata in agosto da intellettuali e scienziati, di istituire un Centro di Documentazione per la Pace e sulla lotta No MUOS a Niscemi. Gli attivisti gestirebbero volontariamente il Centro, di grande rilevanza culturale e sociale. Inutile appellarsi alle centrali dei partiti: sui temi della pace e del MUOS stanno mostrando grande disinteresse. A parte la solidarietà di alcuni deputati regionali, si registra l’assenza totale di prese di posizione. Mi torna in mente, a mò di esempio, il discorso infuocato di Pippo Di Giacomo, presidente PD della commissione sanità all’ARS, il 5 febbraio 2013 contro il MUOS, discorso facile da reperire sul web. Avranno tirato le orecchie pure a lui?
Lascia un commento