No MUOS e legali ribattono alla propaganda di Sigonella: il MUOS è illegale e ogni suo utilizzo vietato dalla legge

logoNOMUOSPubblichiamo il comunicato stampa emesso in data odierna dai legali impegnati  nelle difese di chi si oppone all’istallazione militare statunitense MUOS. In esso gli avvocati Paola Ottaviano, Sebastiano Papandrea, Goffredo D’Antona, Nicola Giudice, Daniela Ciancimino e Antonella Bonanno ribattono alla nota di propaganda diffusa dagli americani di Sigonella e danno notizia delle azioni legali intraprese e da intraprendere perché sia data immediata esecuzione alla sentenza del TAR.

Comunicato dei legali

Apprendiamo da un comunicato emesso il 3 marzo dall’ufficio stampa della base di Sigonella, che ogni azione avviene nel pieno rispetto della normativa italiana, compresa la sentenza del TAR e che le attività di collaudo e monitoraggio sono svolte in collaborazione con le autorità italiane. Sottolineano inoltre che gli studi sul MUOS e le antenne NRTF sanciscono che non vi sia alcun pericolo per la salute della popolazione, e che le emissioni delle antenne NRTF non superano i limiti previsti dalla legge. Come legali impegnati a vario titolo nella difese di chi si oppone all’istallazione militare statunitense,  non possiamo esimerci dal rilevare che la Marina degli Stati Uniti sta invece contravvenendo apertamente ad una sentenza di un Tribunale italiano,  che ha stabilito l’illegittimità dell’installazione per mancanza di autorizzazioni, e che pertanto in questo momento non può essere in alcun modo utilizzata per alcun tipo di attività, nè di collaudo, né di monitoraggio. La sentenza è infatti immediatamente esecutiva, e non occorre che venga posto in essere un ordine di sospensione, come invece  sostengono gli Stati Uniti, essendo tutte le amministrazioni coinvolte obbligate a dare esecuzione, in via amministrativa, alla decisione del TAR di Palermo. Per questi motivi si è reso necessario l’invio di una diffida al Ministero dell’interno, alla Questura di Caltanissetta, al Commissariato di Niscemi, e ai Carabinieri di Niscemi al fine di ammonire le stesse forze dell’ordine che è loro preciso dovere prevenire e sanzionare il perpetrarsi di illeciti all’interno della base ad uso esclusivo della Marina Militare Statunitense di Contrada Ulmo.  A tale azione si è aggiunta quella dell’Associazione antimafie Rita Atria che attraverso il suo legale ha integrato le denunce già presentate presso la Procura di Caltagirone, con un’istanza di sequestro dell’area e con il video che prova l’utilizzo delle parabole anche dopo la sentenza del TAR. Chiediamo quindi che le istituzioni preposte a far rispettare le leggi e le sentenze, anziché collaborare con la Marina degli Stati Uniti nel contravvenire ad una decisione giurisdizionale, si attivino per garantire il funzionamento minimo di uno stato di diritto. Quanto al richiamo da parte degli Stati Uniti sul fatto che il MUOS e le antenne NRTF garantiscano la nostra sicurezza, ci limitiamo a ricordare che gli studi sul MUOS, compresa la perizia del Verificatore del TAR, hanno messo in luce il potenziale pericolo per la salute umana, per il traffico aereo e per l’ambiente. Va, infine ricordato che si tratta di istallazione classificata di “uso esclusivo” delle forze armate Statunitensi il cui utilizzo, quindi, non  è circoscritto alle missioni NATO che costituisce obiettivo sensibile posto a ridosso di un centro abitato anche in relazione a situazioni di conflitto alle quali come stato e come partner NATO siamo del tutto estranei.

Avv. Paola Ottaviano,

Avv. Sebastiano Papandrea

Avv. Goffredo D’Antona

Avv. Nicola Giudice

Avv. Daniela Ciancimino

Avv. Antonella Bonanno

Informazioni su Coordinamento Regionale Comitati NO MUOS 335 articoli
Il Coordinamento Regionale dei comitati NO MUOS è un'aggregazione di comitati NO MUOS che si sono formati in Sicilia negli ultimi anni. Esso nasce dall'esigenza di dar vita ad una serie di iniziative comuni e diffuse riguardanti l'informazione sul MUOS e l'opposizione all'istallazione di questo impianto in modo da estendere quanto più possibile la mobilitazione sviluppata in ogni paese.

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