Il ministero dell’interno ha risposto al nostro atto monitorio con due righe dicendo che non è loro competenza (prevenire gli illeciti e denunciarli all’Autorità Giudiziaria).
A seguire la nota stampa redatta dai nostri legali.
In data 27 febbraio gli avvocati del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS avevano inviato un atto monitorio al Ministero dell’Interno, al Questore di Caltanissetta, al Commissariato P.S e alla Stazione dei Carabinieri di Niscemi, vista l’attività all’interno del cantiere MUOS, dichiarato del tutto illegittimo e privo di autorizzazioni dalla sentenza 461/15 emanata il 13 febbraio dal TAR di Palermo. A fronte di tale attività, gli attivisti No MUOS hanno pubblicamente denunciato l’ingresso degli operai lo svolgimento di attività illecite quali la movimentazione delle parabole e l’accensione delle luci di trasmissione, attività confermate da un comunicato stampa di pochi giorni successivo della Base USA di Sigonella, ma nessun rappresentante istituzionale ha battuto ciglio. Addirittura alcuni membri delle forze dell’ordine hanno negato di aver ricevuto l’atto monitorio dei legali continuando a svolgere l’attività di accompagnamento e scorta degli operai diretti al cantiere abusivo. Oggi arriva la risposta del Ministero dell’Interno, dipartimento Affari Interni e Territoriali, che in due righe afferma di non avere competenza nella questione in oggetto. Quindi, apprendiamo che il Ministero dell’Interno non ha competenza nel prevenire gli illeciti e denunciarli all’Autorità Giudiziaria. Le istituzioni italiane anziché attivarsi per dare esecuzione alla sentenza di un Tribunale italiano, ne favoriscono l’inosservanza, grazie al silenzio complice del mondo politico. E le madri e le donne di Niscemi sono costrette a bloccare i cancelli della base per evitare l’ingresso degli operai.
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