Tipico delle forze armate statunitensi tentare di infiorare anche le cose più macabre e raccapriccianti come imporre il nome di una mamma, Enola Gay, al bombardiere B29 che sganciò su Hiroshima non già una bomba atomica ma un “little boy” il 5 agosto 1945.
Dinanzi a una folla di giornalisti, sicuramente elettrizzati, oggi il MUOS cambierà nome e diventerà l’ape Maya per evidenziare i provvidi benefici che porterà al nostro ambiente, alla salute dei niscemesi, dei siciliani e degli umani tutti.
Salvo costruire, poi, un centro di ricerche sui magnetizzati di Niscemi come già il centro di ricerca sugli atomizzati di Hiroshima.
Domani, magari, l’ISS dirà che a Niscemi sono diventati tutti più buoni e intelligenti, grazie al MUOS, alle guerre degli americani, al loro essere diventati invincibili sul piano militare.
Magari si aspetterà fino a dopodomani perché il TAR sancisca la legittimità dei lavori.
Ma le cavie qualcuno le ascolta? O dovranno mordere?
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