Al Movimento No MUOS il Premio di Pace di Aachen
Il Premio per la Pace 2017 della città di Aachen (Aquisgrana) va al Movimento No MUOS che da anni si batte per la completa demilitarizzazione della sughereta di Niscemi, Sicilia, dove sono istallate le 46 antenne della base NRTF (Naval Radio Trasmitter Facility) e il MUOS (Mobyl User Objective System), mega impianti di comunicazione appartenenti alla Marina USA.
Il premio di mille euro è oltremodo prestigioso per la rilevanza internazionale.
Ecco la presentazione del Movimento No MUOS da parte della giuria del premio della città di Aquisgrana:
“Il movimento No MUOS è un movimento siciliano contro il militarismo, che lotta per una smilitarizzazione della Sicilia con le sue numerose basi USA e NATO e soprattutto per una chiusura delle installazioni radar e dei trasmettitori del nuovo sistema di comunicazione satellitare Mobile User Objective System (MUOS). I No MUOS si battono contro il sistema di comunicazione satellitare MUOS poiché minaccia, con le sue tecnologie di sorveglianza e di esplorazione, la pace, l’ambiente e la salute della popolazione locale… Il movimento ha un sostegno ampio tra la popolazione locale e organizza numerose proteste contro le strutture militari degli Stati Uniti, della NATO e italiane usate in operazioni belliche e nella politica migratoria mortale dell’UE.
I No MUOS lottano contro la trasformazione della Sicilia come avamposto di una frontierizzazione ad alta tecnologia e contro la militarizzazione del Mediterraneo. Si impegnano per la pace e l’intesa fra i popoli, volendo il Mediterraneo come spazio vivo e fluido di scambio. Il movimento organizza regolarmente manifestazioni, raduni, blocchi stradali, scioperi, campagne d’informazione ed atti di disobbedienza civile.
Inoltre, i No MUOS usano azioni legali a diversi livelli contro l’attivazione delle MUOS e creano un pubblico antimilitarista con film, libri, musica e mostre fotografiche sulle strutture militari.
Un altro motivo, oltre la minaccia militare, che sollecita molte attiviste e molti attivisti è la preoccupazione per la loro salute e la sopravvivenza della famosa Sughereta di Niscemi. Il campo elettromagnetico della base militare compromette, secondo uno studio scientifico del Politecnico di Torino, di fatto la salute dei residenti locali, l’ecosistema e la qualità dei prodotti agricoli. È stato costatato, tra le altre cose, un aumento significativo del cancro alla ghiandola tiroidea e ai testicoli, così come della leucemia e di altre malattie allarmanti nella popolazione locale.
Che cosa è il MUOS e che di cosa si tratta?
Il MUOS, il sistema di comunicazione satellitare, è un pilastro centrale della guerra moderna e come tale di un’importanza decisiva per le operazioni globali degli USA e dei loro alleati della NATO. Le installazioni radar e dei trasmettitori della recintata US Naval Radio Transmitter Facility-8 (NRTF-8) e il sistema di comunicazione satellitare MUOS, attivato nell’anno 2017, si trovano in vicinanza della cittadina Niscemi e dei suoi 30.000 abitanti in Sicilia sud-orientale.
Il MUOS e le antenne rendono possibile la comunicazione non solo di navi e sottomarini nel Mediterraneo, ma anche tra tutte le unità militari del suolo, l’aria e le forze navali in tutto il mondo. Di conseguenza costituisce uno strumento di guerra centrale, non da ultimo nel contesto dell’automatizzazione delle guerre, cioè il crescente utilizzo di droni.
Niscemi, insieme a Kojarena (Australia), Northwest Chesapeake (Virginia / USA) e Wahiaw
(Hawaii), fa parte di una rete di comunicazione globale, che unisce quattro satelliti (ed un satellite di riserva) e che rende possibile le operazioni network-centric degli USA ei loro alleati in tutto il mondo. Il costo del sistema ammonta ad almeno 7,4 miliardi di dollari USA. La capacità di trasferimento dati, che gioca un ruolo sempre più importante nell’attuale forma di guerra, dovrebbe essere aumentato con il MUOS dieci volte rispetto al sistema utilizzato in precedenza. Quest’aumento della capacità è soprattutto necessario per il crescente utilizzo di velivoli senza pilota. Il MUOS dovrebbe migliorare il pilotaggio e il controllo dei droni attraverso l’accelerazione della trasmissione di dati e quindi dovrebbe anche espandere la loro capacità operativa come drone di sorveglianza o drone armato.
Questa tecnologia avanzata è utilizzata sempre più sul controllo della migrazione alle frontiere esterne dell’UE. Droni sono, tra l’altro, utilizzati dal sistema di sorveglianza delle frontiere EUROSUR e la missione militare dell’UE EUNAVFORMED nella lotta contro i trafficanti. È più che degno di nota che si sia formato, in una regione strutturalmente debole come la Sicilia sud orientale, dove varie mafie sono attive spesso in connessione alle infrastrutture militari, un movimento di protesta della società civile tale come il No MUOS.
Quest’anno, 2017, il movimento No MUOS si è anche confrontato con numerose sfide: dalla fine del 2016, il MUOS è operativo, anche se il giudizio di Caltagirone per la costruzione illegale è ancora in corso. Finora, sono stati annunciate cause contro più di 126 attivisti e attiviste per l’anno 2017 e i costi finanziari che si sono accumulati nel corso del tempo impediscono attualmente l’ulteriore sviluppo del movimento. L’attenzione del pubblico, il riconoscimento e la solidarietà saranno un aiuto per il movimento No MUOS per far fronte alla crescente repressione statale e per continuare con coraggio a promuovere una smilitarizzazione della Sicilia e del Mediterraneo.
Il Movimento No MUOS ha, infatti, bisogno di solidarietà e del pubblico internazionale. Perché la lotta, che il movimento No MUOS conduce a livello locale, è una lotta che svolge per conto di noi tutti e tutte noi che ci vogliamo difendere dalle crescenti missioni militari. Che sono spesso glorificate come “missioni umanitarie”, ma che, in verità, oltre agli interessi egemonici, non servono che allo scopo della garanzia dell’approvvigionamento di materie prime ed energia. L’assegnazione del Premio di Pace di Aachen costituisce un segnale importante per rafforzare il movimento attraverso la solidarietà e la conoscenza da parte di un pubblico vasto internazionale.
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