Premio ai No MUOS. L’impietoso confronto tra media locali, nazionali e giornali tedeschi

tedesco1Non possiamo non intervenire a 24 ore dalla notizia del premio Aachen ai NO MUOS (un’eternità per i tempi giornalistici) sul silenzio assordante del mainstream mediatico italiano, raggiunto immediatamente da noi così come, con la velocità della luce, abbiamo inviato notizia e link per approfondimenti  alla diffusa e florida informazione locale.

La conferma dell’attenzione al territorio e ai fatti sociali da parte di testate giornalistiche locali  è stata immediatamente resa dai numerosi quotidiani che hanno riportato la notizia e che non finiremo mai di apprezzare per la territorialità di cui sono espressione e per l’attenzione che hanno verso le popolazioni; non è un caso che proprio i quotidiani locali, soprattutto quelli on line, negli ultimi anni abbiano superato egregiamente la criticità della mancanza di lettori che, invece e inesorabilmente, colpisce le testate blasonate, spesso ancorate a forme di interpretazione della realtà sociale molto consona al potere politico dominante.

Anzi, espressione loro stesse di interessi economici e di forze ben determinate, oscurano scientemente le “devianze” insite nelle notizie riguardanti i movimenti  che, nei territori privi ormai di coesione solidale, sembrano essere  le uniche valide risposte al disagio e alla deprivazione culturale delle comunità.

Il benessere delle genti sicuramente non interessa il potere e non fa notizia.

Così, il prestigioso premio per la Pace dato dalla fiorente, anche in senso culturale e sociale,  città tedesca di Aachen ai No MUOS non vale un rigo per le testate giornalistiche nazionali italiane, contrariamente, ripetiamo, ai numerosi quotidiani locali  che hanno pubblicato la notizia.

Ma la cosa ancora più illuminante sull’oscurantismo culturale dell’italietta devota ai poteri economici e politici militari arriva dal confronto con la stampa e con i media tedeschi che in toto (a prescindere dal proprio orientamento politico o religioso) hanno dato spazio e risalto alla notizia. I quotidiani germanici, più o meno blasonati, hanno illustrato, anche con dovizia di particolari, la mobilitazione del movimento No MUOS a un pubblico sicuramente molto poco raggiungibile dagli attivisti, pubblico, quello tedesco, più propenso all’informazione, all’approfondimento culturale e all’accettazione del dissenso politico. L’arretratezza dimostrata dai media italiani, con l’eccezione di quelli locali, ne è l’ennesima e per nulla sorprendente conferma.

Il Comitato No MUOS No WAR di Piazza Armerina

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Informazioni su Comitato di base di Piazza Armerina 55 articoli
Il Comitato No MUOS di Piazza Armerina si riunisce in ambito cittadino per la prima volta nell’aprile del 2012; in precedenza, singoli cittadini o gruppi di giovani, in particolare, avevano partecipato a iniziative e a giornate di mobilitazione nella città di Niscemi. Il comitato è, dunque, la risposta all’esigenza, manifestata da tanti, di conoscersi, condividere e programmare iniziative a livello cittadino. Il comitato armerino è parte attiva del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS, il cui atto fondativo è la Carta di Intenti, approvata, dopo un lungo e articolato dibattito, nel mese di ottobre a Piazza Armerina dai comitati aderenti siciliani. Il primo grande evento organizzato dal nostro comitato si è tenuto il sei luglio 2012 presso il Chiostro Sant’Anna: al convegno pubblico sul MUOS hanno partecipato numerosi cittadini, in qualità di relatori Antonio Mazzeo e attivisti provenienti da Niscemi e Modica (Peppe Cannella ed Enzo Traina), le amministrazioni di Niscemi e Piazza Armerina, associazioni come Pax Christi, Emergency e altre. Oltre alla partecipazione alle numerose manifestazioni indette a Niscemi e alla presenza, mai sufficientemente ampia, al presidio presso Contrada Ulmo, tra le iniziative più rilevanti realizzate dal comitato vi sono: 1) incontro, con esponenti del comitato di Niscemi, con il consiglio provinciale di Enna che ha approvato il documento contro l’installazione del MUOS (settembre 2012) 2) incontro con il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina e con il pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (ottobre 2012) 3) incontro-dibattito sul MUOS con i deputati regionali eletti in provincia di Enna e nel comprensorio di Caltagirone (novembre 2012) 4) proposta al consiglio comunale di Piazza armerina della mozione contro il MUOS, approvata all’unanimità (gennaio 2013) 5) realizzazione, sabato 19 gennaio ’13, del dibattito pubblico: “La sovranità appartiene al popolo. Il popolo dice no al MUOS di Niscemi”. Hanno risposto ai cittadini sul MUOS Antonio Venturino e Fausto Nigrelli, in rappresentanza delle istituzioni, e Agostino Sella, blogger e giornalista. Moderatore Salvatore Giordano, del comitato No MUOS.

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