Madri coraggio e attivisti NO MUOS di nuovo in azione: in tutti i territori della Sicilia è un fiorire di iniziative, idee ed eventi in vista della grande manifestazione che si terrà a Niscemi il 30 marzo prossimo a partire dal primo pomeriggio. Le madri del comitato mamme no MUOS di Caltagirone hanno lanciato l’iniziativa di donare simbolicamente un giocattolo alla sughereta di Niscemi che accoglie nel suo grembo 46 pericolose antenne, già attive, e l’impianto in costruzione del quarto MUOS al mondo: uno dei prodotti più costosi e pericolosi della civiltà di guerra che eserciti e governi stanno imponendo al pianeta Terra.
Diritto alla salute e pace, vera, non ipocrita affermazione di un principio.
Questo chiedono le mamme che stanno organizzando comitati spontanei in tanti paesi, sulla scia del Comitato Mamme di Niscemi. Mamme capaci di interloquire con i movimenti NO MUOS e con politici e istituzioni. Mamme coraggiose che rispettano l’impegno preso con la gente: davanti ai presidi a partire dalle cinque di mattina, cambio ogni due ore perché la famiglia non va trascurata, entusiasmo e tanta socialità, scomparsa ultimamente nell’agire quotidiano ma che viene riscoperta e valorizzata nella vita dei presidi. Le madri si contattano tra di loro, fiutano i trabocchetti di chi vuole magari strumentalizzare, si organizzano, rispettando e accogliendo le “nuove” che arrivano a Niscemi, un po’ spaesate ma subito integrate nei gruppi spontanei che si riuniscono attorno al fuoco. E così Niscemi chiama Piazza Armerina, Enna invita Niscemi, Caltagirone e Piazza Armerina concordano iniziative e scambi nelle proprie città: gli eventi, a partire dall’otto marzo, sono innumerevoli, e ci scusiamo se non li citiamo tutti a dovere. Avremo sicuramente tante altre occasioni per darne notizia. Oggi, otto marzo, siamo tutte fieramente unite idealmente alla ragazza, madre di tre figli, che è finita in ospedale per eseguire ciò che tutte assieme, anche con i movimenti NO MUOS, avevamo concordato: attività di controllo dal basso di chi e cosa entra nella base militare di Niscemi per affermare il rispetto della decisione del parlamento e del governo regionale di sospensione dei lavori del MUOS. Il governo italiano, in tutte le sue articolazioni, deve tener conto della volontà popolare e di chi ha ricevuto il mandato di rappresentarla. Non può non rispettare “la sovranità che appartiene al popolo”. Le mamme, con gli attivisti, sono ogni giorno lì, lontane da casa, a ricordarlo a una nazione intera.
Antonella Santarelli
leggi l’articolo su vivisicilia
Lascia un commento