Solidarietà con i migranti in lotta a Mineo per il diritto d’asilo Mobilitiamoci per la smilitarizzazione della Sicilia

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato sosteniamo le giuste richieste avanzate dai richiedenti asilo del Cara di Mineo durante le proteste dei giorni scorsi.
Il Mediterraneo, il mare che storicamente è stato luogo di incontro e condivisione di popoli e culture, è ormai diventato un cimitero marino: in pochi giorni sono sbarcati nelle coste siciliane oltre 1000 migranti e già si contano le vittime delle disumane politiche liberticide della fortezza Europa; sono decine di migliaia le vite sparite nel nulla che gridano rispetto dei loro diritti negati, verità e giustizia.
Chi ci ha governato in questi anni ha voluto blindare le nostre frontiere, trasformando porzioni della nostra isola in lager dove tenere segregate migliaia di persone,  come accade nel mega Cara di Mineo. La Sicilia, trasformata in un’immensa portaerei di morte per la presenza di basi militari (Sigonella, Niscemi, Trapani,Augusta…), è anche diventata una prigione-ghetto per i migranti e richiedenti asilo che fuggono dai loro paesi anche a causa dei criminali interventi “umanitari” per esportare la “democrazia” in Irak,Afghanistan, Libia, Yemen, Corno d’Africa ( Siria?).
Il diritto di asilo è un diritto che ogni giorno rischia di essere calpestato e violato dalla messa in atto di politiche sicuritarie . E il megaCara di Mineo rappresenta da anni l’emblema europeo della ghettizzazione dei richiedenti asilo;
-tempi lunghissimi per l’esame delle domande (c’è chi ha attende da 2 anni), la commissione esamina quotidianamente meno della metà delle domande di protezione rispetto all’anno scorso;
-isolamento sociale:il centro abitato più vicino, Mineo, dista oltre 10 Km;
-nel 2013 il numero di migranti è aumentato di oltre il 50% rispetto agli anni scorsi, deteriorando la già precaria vivibilità a causa del sovraffollamento nel Cara;
-in periodi di tagli alle spese sociali si dilapida denaro pubblico (6 milioni di euro l’anno solo per la locazione alla ditta privata Pizzarotti) , mentre con molto meno si potrebbero costruire, moltiplicando i progetti SPRAR nei paesi limitrofi, positivi percorsi d’inserimento sociale, che garantiscano i diritti inalienabili di ogni essere umano, quali la possibilità di spostarsi liberamente e di provvedere in modo autonomo alle proprie necessità (cibo, vestiario, relazioni, informazione, comunicazione…).
-le ragioni delle ultime proteste sono state soprattutto il vergognoso ricatto del consorzio di cooperative che gestisce il Cara di pretendere una rinuncia scritta al bonus di 500 euro  previsto per la fine dell’emergenzaNordafrica, facendo così risparmiare il Ministero dell’Interno. Chi, avendo già ottenuto il permesso di soggiorno, ha urgenza di partire e non può attendere i lunghi tempi previsti per l’emissione del bonus, è costretto a firmare una rinuncia scritta. Chi rimane, spreca mesi della propria vita per arricchire chi gestisce il Cara, diventato ormai un mega business.

Da quando il Cara di Mineo é stato istituito sono state tante le manifestazioni organizzate dagli stessi migranti, così come sono state tante quelle promosse dagli antirazzisti, per questo facciamo appello ai media ad uscire dall’indifferenza denunciando la vergognosa richiesta di aumentare la presenza di forze di polizia per reprimere le giuste proteste dei richiedenti asilo ed chiediamo all’associazionismo calatino e siciliano a riprendere le mobilitazioni per i diritti dei migranti e per costruire un futuro libero dal razzismo e dalle guerre.
La storia siciliana ce l’ha insegnato: emigrare non è reato!
No ai centri di detenzione per i migranti

Venerdì 21 giugno dalle ore 17 di fronte al Cara di Mineo
INCONTRO INTERETNICO

Rete Antirazzista Catanese, Borderline Sicilia
ha aderito: Coordinamento regionale dei Comitati NoMuos

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