La tattica usata dalle forze del dis-ordine negli ultimi mesi, contro il tentativo legittimo di sospensione dei lavori di completamento del muos attuata dai cittadini, oramai ci è chiara.
Oggi, 13 maggio 2013, venuti a conoscenza della presenza dei giornalisti di “servizio pubblico” , le forze del dis-ordine hanno accuratamente evitato di forzare il blocco per evitare che immagini come quelle degli ultimi giorni di blocchi pacifici violentemente rimossi potessero generare ulteriore clamore nei confronti del comportamento degli agenti. La polizia, come sempre impegnata nello scortare i mezzi statunitensi, è dovuta ricorrere a strade alternative per il passaggio degli operai e dei militari verso la base ulmo.
È evidente la ricerca dell’innalzamento del livello di scontro! Da sempre avrebbero potuto evitare qualsiasi contatto con gli attivisti no muos cambiando strade ed orari a loro piacimento, invece sono arrivati sempre alle stesse ore e per le stesse strade, mettendo insieme militari ed operai magari con la speranza che qualche attivista ormai esasperato dall’assenza delle istituzioni e della politica potesse compiere qualche passo falso. Ma la nostra tempra e determinazione è più forte delle loro provocazioni.
L’obiettivo strategico inseguito è quello di criminalizzare, dividere e isolare un movimento spontaneo a difesa ed a garanzia dei passaggi più nobili della nostra Costituzione: la pace, l’ambiente e la salute.
La nostra generosa spontaneità ha fornito facile esca a chi pesca nel torbido facendoci collezionare denunzie, multe, processi, condanne, carceri, arresti domiciliari, intimidazioni e violenze ma siamo certi della solidarietà di Niscemi della Sicilia e dell’Italia tutta fatta per la maggioranza da cittadini onesti che ci sosterranno fino alla vittoria finale.
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